I flussi cambiano l'informazione?
Diffusi soprattutto nel mondo dei blog, i Feed RSS hanno le potenzialità per
cambiare le regole dell'informazione in Rete.
Sono annunciati da molti utenti della Rete come la vera rivoluzione per la fruizione di contenuti. Usati soprattutto nel mondo
dei blog e dell'informazione professionale, i Feed RSS hanno effettivamente notevoli potenzialità. Anche se di fatto,
non rivoluzionano quasi nulla. Rendono soltanto più agevole muoversi nell'incredibile mole informativa del Web. Una
bussola per i contenuti.
Che cos'è
RSS è uno standard per la distribuzione di contenuti via Web. Tecnicamente, si tratta di un'applicazione XML: un
documento RSS deve essere conferme alle specifiche XML 1.0 così come definite dal
W3C. I Feed RSS sono flussi informativi che vengono
diffusi da una stazione di partenza (un sito Web) e che vengono ricevuti da una sorta di decodificatore (un piccolo programma,
un news aggregator) per renderli fruibili direttamente su un'apparecchio ricevente (il nostro Pc). Il paragone classico che
viene proposto è quello dei canali televisivi: una stazione emette i suoi programmi e con l'antenna (o un decodificatore)
li possiamo ricevere direttamente sulla nostra televisione.
RSS: significato e storia
RSS sta per RDF Site Summary o Really Simple Syndication. La doppia estensione per l'acronimo cela anche le differenze tra
diverse versioni e spiega bene il significato dello standard. RSS fu sviluppato inizialmente da Netscape, ancora nel 1999, per
creare portali personalizzati da riempire con link, news e quant'altro un utente potesse volere. Era RSS 0.90. Tramontata la
moda dei portali e sparita l'idea della loro personalizzazione, RSS finì nel dimenticatoio per Netscape.
Userland, quindi, lo utilizzò come base per
sistemi di content management. Contemporaneamente, altri tecnici svilupparono un sistema di syndacation, ossia di distribuzione,
basato sul linguaggio RDF, un altro standard del W3C. RSS 1.0 è dunque RDF Site Summary. Gli sviluppatori originali di
RSS, però, non ne condividevano alcuni aspetti e la complessità, e quindi lavorarono a successive versioni
partendo dall'iniziale RSS 0.90 fino a RSS 2.0, e in contrapposizione con RSS 1.0 lo chiamarono Really Simple Syndication.
Aldilà delle contrapposizioni tecniche, le due estensioni spiegano bene che cosa sia RSS: Rich Site summary, ossia un
sommario, un indice particolarmente ricco delle informazioni presenti su un dato sito web. Really simple syndication, ossia
una facile modalità per la distribuzione di contenuti. RSS oggi è un formato per la distribuzione di contenuti
nel canale Web sotto forma di sommari arricchiti.
Un cambio di prospettiva
Vediamo che cosa cambia rispetto alla fruizione tradizionale via Web. Tipicamente, un utente che vuole delle informazioni si
collega ai siti di suo interesse, tramite i Preferiti, digitando direttamente l'URL oppure attraverso ricerche dai motori. Qui
sceglie dall'home page le sezioni o gli articoli che gli interessano e se li legge. Utilizzando RSS, invece, l'utente riceve
direttamente sulla scrivania del suo Pc i titoli, i sommari e magari piccoli riassunti degli articoli che vengono inseriti
nelle pagine Web dei siti prescelti. Tramite un news aggregator, infatti, accende una subscription (ma è tutto gratuito,
non fatevi ingannare) a tutti i siti che desidera, o anche soltanto a singole sezioni di essi: tramite quel software, a
intervalli regolari, si aprirà una piccola finestra sul desktop che lo avvisa degli ultimi aggiornamenti (oppure li
riceverà nel programma di posta elettronica). In questo modo, si possono ricevere delle selezioni in anteprima degli
aggiornamenti sui siti preferiti e sugli argomenti di nostro interesse e, ovviamente, vi si può accedere senza ulteriori
passaggi intermedi.
Scrematura e personalizzazione
Detto tutto questo, perché i Feed RSS avrebbero potenzialità rivoluzionarie? Intanto perché si cambia la
prospettiva della ricerca e della fruizione delle notizie, come abbiamo appena spiegato. In secondo luogo, i Feed RSS
rappresentano un passo verso la compiutezza di quello che doveva essere un must di Internet e che invece con il tempo si
è un po' perso: la personalizzazione dei contenuti. Con i news aggregator impostiamo soltanto i Feed che desideriamo
ricevere: l'utente diventa attore protagonista e sceglie che cosa, quando e - qualche volta - come ricevere le informazioni.
Inevitabile che questo processo - se i Feed RSS prenderanno piede in maniera decisa - porti anche a un cambiamento nel modo di
produrre le informazioni: più segmentate, verticali e rispondenti alle richieste degli utenti. Infine, tutto ciò
aiuta a risolvere uno dei problemi maggiori, se non il maggiore, della comunicazione via Web: la sua ricchezza. Paradossalmente,
infatti, Internet è diventato un luogo dove si possono trovare troppe fonti di informazioni. E questo significa
difficoltà nella scelta dei siti attendibili, impossibilità a raggiungere informazioni di nicchia, che si perdono
nella mole di dati a disposizione, ritardo nella conoscenza di comunicazioni importanti.
Oltre le informazioni
I Feed RSS sono utilizzati soprattutto in ambito informativo: il mondo dei blog e i siti che fanno informazione a livello
professionale li hanno già adottati da tempo. Tuttavia, RSS è un formato per la distribuzione di contenuti, e su
Internet i contenuti sono soltanto le informazioni professionali. In pratica, i Feed RSS possono essere uno strumento dalle
grandi potenzialità anche nel marketing, nell'e-commerce e nella comunicazione aziendale. Anche se sono ancora poco
spinti su questo versante, il loro futuro, probabilmente è quello.
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